Face à une prise d'otages, l'Etat s

Face à une prise d'otages, l'Etat sur le territoire duquel a été commis
l'infraction dispose de deux solutions :
— Il peut tout d'abord refuser toute négociation. Il expose alors les otages à
des conséquences dramatiques (24). Mais il faut se demander dans quelle mesure
l'idée de sauvegarde de l'ordre public qui détermine un tel refus justifie la mise en
danger de la vie des otages. Or souvent, la solution d'une prise d'otages ou d'un
détournement par la force se solde au bout du compte par un massacre d'innocents.
— Il peut ensuite accepter de négocier, c'est-à-dire d'entrer dans une voie
positive de résolution de l'action criminelle, dans la mesure où elle tend à mettre
un terme à la situation par la conclusion d'un accord avec les ravisseurs.
En ce sens la négociation est un procédé de communication qui permet soit de
trouver un accord fondé sur des obligations réciproques, soit d'établir une stratégie
permettant de capturer les ravisseurs et de libérer les otages. Les autorités
égyptiennes ont dans cette affaire choisi la première de ces deux solutions
négociées, en accord avec les parties impliquées, particulièrement l'Italie, Etat du
pavillon.
Les négociations qui ont été engagées dans la matinée du 9 octobre entre le
commando et le gouvernement égyptien avaient un triple objet : négocier le sort
temporaire des otages, technique traditionnelle d'apaisement qui retarde les points
critiques de discussion; permettre aux ravisseurs de formuler leurs exigences, à
savoir la libération de prisonniers palestiniens en Israël; enfin, donner à l'O.L.P.
la possibilité de récupérer les ravisseurs en vue d'exercer une répression.

Risultati (Italiano) 1:

Di fronte a un ostaggio, lo stato sul cui territorio è stata commessoil reato ha due soluzioni:-In primo luogo può rifiutare ogni trattativa. Egli espone poi gli ostaggi aconseguenze drammatiche (24). Ma la domanda è in che misural'idea per la salvaguardia dell'ordine pubblico che determina tale rifiuto giustificato l'implementazione inpericolo la vita degli ostaggi. Tuttavia spesso la soluzione di una presa in ostaggio odirottamento termina alla fine di una strage degli innocenti.-Si può allora d'accordo a negoziare, cioè per inserire una tracciarisoluzione positiva del criminale, in quanto azione tende a mettereporre fine alla situazione di conclusione di un accordo con i rapitori.In questo senso la negoziazione è un metodo di comunicazione che permette siatrovare un accordo basato su obblighi reciproci, sia per stabilire una strategiaper catturare i rapitori e liberare gli ostaggi. Le autoritàEgiziano sono stati selezionati in questo caso la prima di queste due soluzioninegoziato, in accordo con le parti coinvolte, soprattutto l'Italia, stato diPadiglione.I negoziati che sono stati sostenuti la mattina del 9 ottobre tra leCommando e il governo egiziano ha avuto un triplo scopo: negoziare il destinoostaggi temporanei, tecnica tradizionale di pacificazione che ritarda puntiRecensioni per la discussione; consentire i rapitori stabilire le loro esigenze, avale a dire, il rilascio di prigionieri palestinesi in Israele; Infine, dare l'OLPla possibilità di recuperare i rapitori di portare avanti la repressione.

Risultati (Italiano) 2:

Di fronte a un ostaggio, lo Stato sul cui territorio è stato commesso
il reato ha due soluzioni:
- Si può inizialmente rifiutare qualsiasi trattativa. Espone degli ostaggi
drammatiche conseguenze (24). Ma dobbiamo chiederci in che misura
l'idea di tutela dell'ordine pubblico che determina tale rifiuto giustifica l'attuazione
in pericolo la vita degli ostaggi. Ma spesso, la soluzione di un ostaggio o
dirottamento da equilibrio vigore alla fine di una strage di innocenti.
- Può quindi essere d'accordo a negoziare, vale a dire, di immettere un percorso
di risoluzione positiva del procedimento penale, nella misura in cui si cerca di porre
fine alla situazione concludendo un accordo con i rapitori.
In questo senso la negoziazione è un metodo di comunicazione che permette sia a
raggiungere un accordo sulla base di obblighi reciproci e di stabilire una strategia
per catturare i rapitori e liberare gli ostaggi. Le autorità
hanno in questo caso egiziano scelto la prima di queste due soluzioni
negoziate, in accordo con le parti coinvolte, in particolare l'Italia, Stato di
bandiera.
I negoziati sono stati avviati la mattina del 9 ottobre, tra i
commandos e governo Egitto aveva tre obiettivi: di negoziare la sorte
degli ostaggi temporanea, tecnica di guarigione tradizionale che ritarda il punto
di discussione critica; permettere ai rapitori di formulare le loro richieste,
vale a dire il rilascio dei prigionieri palestinesi in Israele; Infine, dare l'OLP
la possibilità di recuperare i rapitori di esercitare la repressione.

Risultati (Italiano) 3:

Di fronte a una presa di ostaggi, lo Stato nel cui territorio è stata commessa
il reato ha due soluzioni:
- prima di tutto, può rifiutare ogni trattativa. Espone gli ostaggi a
le tragiche conseguenze (24). Ma dobbiamo chiedere in che misura
l'idea di tutela dell'ordine pubblico che determina il rifiuto giustifica lo sviluppo
pericolo della vita degli ostaggi. Spesso, tuttavia,La soluzione di un ostaggio o un
diversione con la forza in equilibrio alla fine del racconto di un massacro di persone innocenti.
- Si può quindi accettare di negoziare, vale a dire di entrare in una traccia
risoluzione positiva della azione penale, in quanto tende a mettere
a termine alla situazione attraverso la conclusione di un accordo con i rapitori.
In questo senso, la negoziazione è un processo di comunicazione che consente sia di
trovare un accordo sulla base degli obblighi reciproci, per stabilire una strategia
per catturare i rapitori e di liberare gli ostaggi. Le autorità egiziane hanno stima in questo caso ha scelto la prima di queste due soluzioni
negoziato, in accordo con le parti interessate, e in particolare in ItaliaLo stato del
tetto.
I negoziati che sono state sostenute nella mattina del 9 ottobre tra la
commando e il governo egiziano aveva un triplice obiettivo: negoziare la sorte
temporaneo di ostaggi, tradizionale tecnica di conciliazione che hanno ritardato i punti
critica di discussione; consentire ai rapitori per formulare le loro richieste, a
sa il rilascio dei prigionieri palestinesi in Israele;Infine, per dare all'O. L. P.
la possibilità di recuperare i rapitori al fine di perseguire una soppressione.